mercoledì 18 aprile 2012

dove eravamo rimasti

Dove eravamo rimasti. Ora ricordo, ancora guerra...Un aereo mitraglia un carro di fieno...Una ragazza va in giro col coprifuoco, la ronda la insegue e lei corre in casa nostra piangendo.
E ancora. Il fronte è vicino, abbandoniamo il podere. Babbo ha allargato un fosso poi lo ha coperto con le fascine di canapa. Altre famiglie hanno fatto altrettanto accanto a noi. Stiamo dentro questo rifugio quando qualcuno ci avverte che i tedeschi stanno arrivando. Le donne nascondono gli uomini sotto la paglia e noi bimbi ci mettono seduti sul nascondiglio e riesco a sbirciare fuori. Nella pianura sconfinata, due disperati avanzavano allo scoperto e forse pensano che quel fosso interrotto ad intervalli sia una linea di postazioni e spariscono.
Il giorno dopo eravamo tutti fuori a goderci una bella giornata, quando un aereo cominciò a ronzarci intorno e si buttò in picchiata... Babbo commentò : "stai a vedere questo bischero...Tutti dentro!!" Lo vedo ancora, lui rimase fuori e bofonchiando qualche offesa, sventolò il suo cappello e l'aereo se ne andò.
Ma ancora...Paolo ed io siamo distesi su un prato a guardare le nuvole. Ad un tratto il cielo si riempie di aerei microscopici che fanno acrobazie. Si tratta di una battaglia aerea. Un aereo cade a vite...Avevo paura che ci cascasse addosso ma sparì chissà dove.
Un bel giorno la guerra finì e ne cominciò subito un'altra non certo migliore.
Ci siamo trasferiti di nuovo. A Copparo, a piano terra. Poi cambiamo appartamento per salire al primo piano. Poco dopo vado a scuola.

2 commenti:

  1. Ehi, qualcosa non va! dove sono finiti i miei commenti?

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  2. Eccoci a Paterfamilia...vediamo se mo riesce di farlo comparire sulla rete...

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